C'era una volta Lucio Fontana C'era una volta Giorgio Morandi Dicono che la storia, anche quella dell'arte, non si ripete. E invece no. Nei lavori del fiorentino Antonio Papasso, se dal punto di vista della forma ritroviamo la grazia segnica, e talvolta simbolica di Fontana, dal punto di vista del colore, luminosissimo, tonale, su un grand'arco di grigi, ci si ripresenta la magia del Grande bolognese. Naturalmente c'è anche dell'altro. Ad esempio, la sapientissima tecnica dei "papiers froissés" Cioè una somma di minute vibrazioni grafico-epidermiche, come dice Dorfles nella presentazione, che provengono da una vitalità del profondo. Magia, incanto, stupore: tre sentimenti tradotti in forma estetica.
Riccardo Barletta(*)
(*)Riccardo Barletta (Milano, 1934). Critico d'arte moderna, è stato docente di storia del design alla Scuola Politecnica di Milano.
È autore di libri e saggi con specializzazione per l'iconologia. |