"Della matrice biffata"
[...] La matrice, ad esempio, non più strumento
di sola riproduzione meccanica, sopravvive all'immagine speculare
da essa prodotta, e conserva intatta la sua virtualità
espressiva, ponendosi come "archetipo" di un autonomo processo
vitalistico aperto e sempre attuale. [...]
Luigi Ferrarino
dalla lettera di Luigi Ferrarino, 1983