"Saggio di Roberto Sanesi del 1979"

Papier Froissé, Anno 2004 Si sono fatti nomi, sono state citate tendenze e poetiche nel tentativo di spiegare la pittura di Antonio Papasso: e in ognuna delle esemplificazioni il motivo di fondo sul quale i vari passaggi si andavano organizzando (anche tecnicamente) sembrava accerchiato, sempre più avvicinato, ma per oscillazioni, quasi che la più segreta natura di una ricerca tutto sommato coerente non si lasciasse affrontare per definizione diretta.
Che la zona in cui Papasso si muove sia - genericamente - quella dell'informale è indubbio, ma con connotazioni assai particolari. È il momento della chiarificazione non solo tematica direi che debba essere individuato attorno al tempo, e al titolo, delle "genealogie". È qui, credo, che Papasso libera con sempre maggiore consapevolezza motivi interiori e metodologia conpositiva, facendo coincidere intenzioni e risoluzioni.
Nel separare la campitura dal segno, nel rinunciare alla forte propensione lirica ma non scartando nemmeno l'interferenza dell'inquietudine, in altre parole accettando come necessaria (in termini dialettici) la messa in discussione di una eventuale nostalgia estetizzante attraverso la persistenza di un malessere diffuso non ancora evidenziato ma pressante (come accade in ogni meccanismo di attrazione e ripulsa, di liberatorio abbandono e resistenza e rifiuto del processo di analisi di una condizione) Papasso distingue, nell'informalità vagamente panteistica della sua opera precedente, il rappresentativo (la suggestione emotiva) e la struttura affidando al rappresentativo i colori e le materie, che restano indizio di affettuose tenerezze, allusioni ad una condizione pacificante liricamente tradotta, ma lasciando alla nervosità del segno, quasi una scrittura automatica, il compito di sensibilizzare, o perfino "irritare" le forme.
Per questo le opere più recenti di Papasso si presentano così ambiguamente, esponendosi, da un lato, come esempi di una variazione dell'informale e, dall'altro, per una sottile e tuttavia difficilmente negabile tensione narrativa (articolazione di un "discorso" tutto interno, esposizione di una tesi: quella delle "genealogie", processo di proliferazione, di continua nascita, di ciclicità anche rituale sottolineata dal fare creativo), come esempi di una pittura che si offre come pagina leggibile e insieme come metodo di lettura, non escludendo qualche correlazione di tipo surreale.


Roberto Sanesi(*)

Papier Froissé, Anno 2000

Roberto Sanesi (Milano 1930-2001). Poeta e critico italiano. Studioso di letteratura anglo-americana (Poeti americani 1900-1956, 1958; Dylan Thomas, 1966; La valle della visione, 1985), ha svolto intensa attività di traduttore (J. Milton, W. Blake, Th. S. Eliot) e ha tradotto antologie della poesia inglese del Seicento e del Novecento. Numerose le raccolte poetiche.


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