Papier Froissé, Anno 2001


"Testimonianza di Remo Brindisi"

Si è così facilmente ricattati dal continuo sommovimento delle idee e degli indirizzi d'arte; si è quasi determinato uno non logico senso della vita; si è quasi riproposto alla civiltà moderna un fosco periodo d'oscurantismo sociale e ideologico, attraverso il celebralismo culturale e il sovvertilismo dell'oggettività che il misticismo della pittura d’Antonio Papasso, per me che ci credo, diventa un monito non controvertibile a ritornare; a rivisitare il nostro antico e, più specificatamente, l'arte che fiorì a Pisa e a Siena intorno al due, trecento. Ma non è detto che questo si generalizzi, se non altro per ridare pace all'uomo e farlo ritrovare in amore. Antonio Papasso continua a rifugiarsi, come gesto di cultura, in una contemplazione egoistica e inumana di quel che potrebbe sembrare "antimoderna" e fuori d'ogni valutazione temporale. Da un attento immischiarsi nei segreti formali e contenutistici con cui costruisce le proprie immagini, si capisce, volendo leggere con esigenza moderna e aldilà dell'occhio, che egli si serve della tradizione come un abitacolo, per sentirsi sorretto nella notte dalle furiose ricerche che sovviene di fare quando il futuro (l'arte) incalza e domanda, elimina ogni struttura morale e ne rigenera un'altra insospettabile.
Questo è Papasso, ci credo, questa è la sola modernità cui si può credere..

Remo Brindisi(*) (Milano 1978)

Papier Froissé, Anno 2002

(*)Remo Brindisi: (Roma, 1918 - Lido di Spina, 1996). Pittore italiano. Formatosi alla Scuola d'arte d'Urbino, operò prevalentemente a Milano. Rimase legato, nelle opere giovanili, a un impianto descrittivo; su questa matrice ancora realistica innestò poi cadenze espressioniste, dando vita a un suo linguaggio neofigurativo. Ha realizzato importanti scenografie per l'Arena di Verona. Presidente della XV Triennale di Milano, fondò il Museo d'Arte Moderna di Spina (Ferrara).
(Enciclopedia dell’arte l’Universale, Garzanti libri SpA 2003)


 TOP

Tutte le informazioni contenute su queste pagine sono copyright © 2000-2007 da:
Archivio Generale Antonio Papasso - Tutti i Diritti Riservati.
Privacy Policy Statement - Copyright